OACA - Osservatorio per l’Architettura Contemporanea dell’Appennino Architetture e paesaggi delle Aree Interne

L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Benevento, da sempre attento ai temi della marginalizzazione e spopolamento dei piccoli paesi, ha promosso il progetto O.A.C.A. (Osservatorio delle Architetture Contemporanee dell’Appennino) come iniziativa tesa appunto alla riattivazione ed alla rigenerazione dei paesaggi delle aree interne, con la consapevolezza  dell’importante ruolo che riveste, all’interno dei processi di trasformazione, l’acquisizione di una coscienza collettiva del senso di appartenenza ai luoghi, del valore dei territori e del compito che le comunità possono svolgere nel trasformare, co-evolvendo, i propri paesaggi.

Il dibattito sulle Aree Interne, imperniato sulle parole chiave dello spopolamento e dell’abbandono, vive oggi una condizione di sospensione tra l’avere riconosciuto uno stato di estrema problematicità (il depauperamento di una grande porzione dei territori montani e collinari, appenninici e sub-appenninici), e l’avere intravisto delle strade per uscirne, da percorrere all’insegna del movimento e dell’avvio di processi complessi. Focolai di rinascita innescati sovente da sperimentazioni di pratiche di innovazione culturale, che fondano spesso la rigenerazione sulle risposte alle due grandi sfide ambientali del presente: quella climatica e quella del rischio a cui sono esposti questi territori fragili.

La riattivazione e la rigenerazione dei paesaggi delle aree interne dipendono da una presa di coscienza collettiva del senso di appartenenza ai luoghi, del valore dei territori e del ruolo che le comunità possono svolgere nel trasformare, co-evolvendo, i propri paesaggi. Il tema della consapevolezza, della costruzione di un racconto condiviso, del disvelamento delle enormi potenzialità delle risorse culturali, naturali ed eco-sistemiche, è, in queste terre, da porre al centro di una qualunque visione di futuro.

Narrare le aree interne oggi significa provare a riconnettere le fila di un nuovo racconto dei luoghi, disvelandone i germi di riattivazione che, pur nella difficile congiuntura che il presente ci consegna, si possono conoscere e riconoscere, e possono, opportunamente connessi tra loro, andare a costituire una nuova mappatura, una nuova geografia territoriale espressione di una mappa del riabitare.

Questi i motivi che hanno portato alla scelta di concentrare l’attenzione su quelle architetture fortemente connesse all’attivazione di processi, spazi propulsori di azioni di rigenerazione, architetture nate in seno ad iniziative di innovazione culturale, architetture generatrici di paesaggi, architetture ed insediamenti che hanno contribuito ad innescare diverse forme di sviluppo.

Il progetto portato avanti dal Presidente Diodoro Tomaselli ha voluto mettere in luce attraverso una call ed una piattaforma collaborativa che ha raccolto gli esiti, le architetture realizzate nei territori delle aree interne che risultano fortemente connesse all’attivazione di processi, in quanto spazi propulsori di azioni di rigenerazione quali architetture nate in seno ad iniziative di innovazione culturale, architetture generatrici di paesaggi, architetture ed insediamenti che hanno contribuito ad innescare diverse forme di sviluppo.

Sono state identificate e mappate le esperienze che hanno generato architetture di qualità realizzate nei territori interni dell’Appennino, sollecitando, in particolare, il racconto da parte di chi ne è stato protagonista con particolare attenzione alle nuove generazioni di architetti under 35 inevitabilmente più attenti a tali evidenze, problematiche ed opportunità. La storia narrata è quella dell’intera esperienza, vissuta e trasmessa dai protagonisti. Il racconto individuale, è stato realizzato attraverso un breve video, una selezione di immagini significative, una scheda di testo e la tavola grafica, per permettere un racconto collettivo dei paesaggi delle Aree Interne. Attivata anche una piattaforma web interattiva che sarà incrementabile nel tempo.

La mappatura territoriale consentirà di mettere in rete i diversi progetti esistenti, rendendo esplicita una nuova geografia territoriale, in cui il sistema di valori e di relazioni possa far conoscere e ri-conoscere il paesaggio plurale delle Aree Interne.

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